Il comune di Arbus, che conta quasi 6.500 abitanti, appartiene alla provincia del Medio-Campidano e si trova nel sud-ovest della Sardegna, a circa 15 km in linea d’aria dal mare.
Arbus è un tradizionale villaggio sardo con diversi tipi di negozi, supermercati, bar e ristoranti, alcuni agriturismi e B&B, aperti tutto l’anno.
Arbus non è una località turistica come la Costa Smeralda, Villasimius o San Teodoro, ma più una meta di vacanza per chi cerca una natura incontaminata, la quiete e luoghi meno affollati da scoprire. Il ritmo è meno frenetico e, insieme all’ospitalità dei sardi, è sicuramente consigliato per le vacanze rilassanti in Sardegna.
Ad Arbus vi è un Museo del Coltello Sardo con tante informazioni sulla storia e sulla produzione del coltello sardo, poiché gli artigiani di Arbus sono noti in tutta la Sardegna per il loro eccellente lavoro. Il coltello più pesante del mondo, menzionato anche nel Guinness dei primati, è esposto nel museo: è lungo 4,85 m e ha un peso di circa 295 kg.
La costa che comprende la favolosa Costa Verde è lunga circa 47 km ed è confinata a nord da Capo Frasca e a sud da Capo Pecora. La regione è conosciuta per le sue ampie dune di sabbia, coperte dalla tipica vegetazione mediterranea, come le famose dune di Piscinas.
Le spiagge di Marina di Arbus, Piscinas, Funtanazza e Scivu sono a circa 25 km da Arbus.
Grazie alla sua posizione tra le montagne e il mare, l’area di Arbus offre tante possibilità per praticare attività all’aperto, come escursioni sulle meravigliose dune di sabbia e andare in bicicletta lungo la costa, specialmente in bassa stagione, quando le temperature sono meno elevate.
Arbus è anche una delle destinazioni preferite per il motociclismo e moto turismo in Sardegna, offrendo diversi tour e itinerari sulle strade panoramiche, che si snodano attraverso le montagne fino al mare e lungo la bellissima costa.
In passato la regione intorno ad Arbus e Guspini era uno dei distretti minerari più importanti per l’estrazione di piombo e zinco in Sardegna. Testimonianze di questo passato sono vecchi pozzi e miniere abbandonate in tutto il territorio. Oggi è possibile visitare alcune di queste miniere con visite guidate. Dopo il restauro, questi affascinanti siti di archeologia industriale meritano una visita, dando un’idea non solo degli sviluppi tecnici di questo periodo, ma testimoniando anche le pesanti condizioni di lavoro dei minatori. Le attrazioni principali sono le miniere Montevecchio e Ingurtosu, entrambi chiuse negli anni ’70.